Ryoji Ikeda
{Esplorazione multisensoriale di luci e suoni}
di Federico “Mac” Macchi
{Reportage, documentaristica}
Ryoji Ikeda compositore e artista giapponese è fra i maggiori esponenti della computer music contemporanea considerata pionieristica nell’ambito della musica astratta, è inoltre citato per essere uno dei pochi artisti sonori noti a livello internazionale.
“Ryoji Ikeda: A multi-sensory exploration of light and sound”, la più grande mostra mai allestita del lavoro dell’artista, comprese numerose anteprime mondiali, invita gli spettatori a immergersi nel dinamico universo digitale di Ikeda. Un’esplorazione sotterranea di suoni e luci, lo spettacolo accompagna gli spettatori in un viaggio sensoriale.
La mostra, al 180 Studios di Londra
è aperta fino al 1 Agosto
180 The Strand è uno dei cuori della comunità creativa di Londra, un iconico edificio brutalista trasformato in un centro culturale, attualmente in fase di trasformazione, che mira a promuovere e connettere creativi, imprenditori, pensatori dinamici ed esploratori culturali integrando la creazione, la visualizzazione, l’apprendimento e le funzioni sociali della cultura in tutti i suoi spazi.
Le 12 opere d’arte includono l’anteprima mondiale della trilogia data-verse di Ikeda, un imponente progetto immersivo a triplo schermo (data-verse trilogy) commissionato da Audemars Piguet Contemporary e installazioni inedite come il punto di non ritorno, spectra III un tunnel di luci stroboscopiche presentato in anteprima alla Biennale di Venezia 2019 e A (continuum) – un’installazione sonora composta da sei colossali diffusori Meyer SB-1.
La mostra presenta anche installazioni inedite come il punto di non ritorno, un’intensa audiovisiva che crea un’esperienza virtuale simile all’ingresso in un buco nero; spectra III – un tunnel di luci stroboscopiche presentato in anteprima alla Biennale di Venezia 2019; e A (continuum) – un’installazione sonora composta da sei colossali diffusori Meyer SB-1.
