Tadashi Kawamata “Nests in Milan”
{Nidi in legno sugli edifici di Milano}

di Federico “Mac” Macchi
{Reportage, documentaristica}

Tadashi Kawamata, artista giapponese contemporaneo, è noto soprattutto per le sue installazioni scultoree realizzate principalmente con materiali prodotti in serie come pallet di legno, legno di balsa, cartone ondulato e cartone.
Nato nel 1953 a Hokkaido, l’arte di Kawamata è stata influenzata dall’interesse per gli spazi urbani. Le sue installazioni lignee non sono una novità in Italia: nel 2013, aveva realizzato su un cornicione di Palazzo Strozzi a Firenze, una baracca simile a quelle che sorgono nelle favelas, a Napoli, un grande padiglione all’interno del chiostro di Santa Caterina a Formiello e protagonista nel 1982 del Padiglione Giapponese, durante la Biennale di Venezia.

“Nests in Milan” a cura di Antonella Soldaini, inaugurerà il 31 marzo 2022, in occasione della Milano Art Week e resterà visibile sugli edifici coinvolti, fino al 23 luglio 2022. Si tratta di quattro interventi che si svolgeranno sia negli spazi interni e sulla facciata di Building Gallery, che in quelli esterni di altri edifici posti nelle sue vicinanze: Grand Hotel et de Milan, Centro Congressi Fondazione Cariplo e Cortile della Magnolia, Palazzo di Brera.

“Si tratta in questo caso di architetture che, nell’ambito della storia di Milano, racchiudono un particolare valore civile e culturale e che attraverso le installazioni dell’artista saranno sottoposte a un delicato e nello stesso tempo spettacolare processo di trasformazione”

Ad accomunare tutti gli interventi, sarà la scelta di un unico tema, il nido, soggetto dal forte carattere simbolico che Tadashi Kawamata ha cominciato a indagare a partire dal 1998 quando le sue costruzioni, che spesso in passato avevano forme astratte, si sono visualmente avvicinate a raffigurare appunto la forma di un nido. Un elemento architettonico primordiale e primitivo, la cui semplice forma, ottenuta con un materiale naturale come il legno, ha ancora più valore se messa a confronto con le ben più complesse costruzioni su cui è posta, risultato di stratificazioni sociali e culturali.

L’artista, che ad oggi, vive e lavora tra Parigi, Francia e Tokyo, è stato coinvolto in numerose mostre e si è esibito a livello internazionale in Giappone, Europa e America tra cui la Serpentine Gallery a Londra, la Kunsthalle, Recklinghausen e il Meguro Museum of Art a Tokyo. Tra le mostre recenti si ricordano le personali a Palazzo Strozzi, Firenze 2013, al Centre Pompidou Metz, Francia 2016, al Pushkin Museum, Mosca 2018 e al MAAT Museum of Art Architecture and Technology, Lisbona 2019.

E’ stato direttore della Triennale di Yokohama nel 2005. Professore all’Università delle Arti di Tokyo dall’aprile 1999 al marzo 2005, insegna dal 2007 all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi .