Songs Against War
{Quando la musica è contro la guerra}

di Jupiter {Fashion Buyer} Milano

Mentre in Ucraina si cerca con coraggio di respingere l’invasione della Russia, tutto il mondo protesta contro l’aggressione guidata dal Cremlino. Putin ha violato ogni accordo esistente sui diritti umani, prendendosi “il diritto” di cercare di cancellare l’esistenza dell’Ucraina.

Da sempre, durante le atrocità e assurdità dei conflitti, un gran numero di band hanno scritto e cantato canzoni contro la guerra, scegliendo di testimoniare la loro opposizione. Inutile dire che la maggior parte di loro proveniva dagli anni ’60 o dai primi anni ’70.
Inni attivisti di artisti come Bob Dylan, Neil Young, Buffalo Springfield, CSN&Y, Genesis, Joni Mitchell, King Crimson, Pink Floyd, Fleetwood Mac, Frank Zappa, ma anche più recenti come Coldplay, Cure, Police, Prince, Radiohead, R.E.M., Simple Minds, U2, Peter Gabriel, Rage Against the Machine,  hanno voluto con la loro musica, sottolineare la tragedia della guerra e delle conseguenze che porta sulla vita delle persone.

All’inizio degli anni Sessanta, ad esempio, la maggior parte delle persone conosceva “Blowin’ in the Wind” molto prima di conoscere il nome di Bob Dylan. Questo pezzo è stato tradotto in almeno una dozzina di lingue, è apparso in innumerevoli film e suonato dal vivo oltre 1.200 volte solo da Dylan. Il cantautore oggi ha abbandonato quasi tutta la sua scaletta degli anni ’60 dai sui attuali tour, ma continua a suonare “Blowin’ in the Wind”  alla fine di ogni concerto.

Impossibile elencarle tutte, troppe le canzoni che negli anni, hanno segnato inevitabilmente epoche e generazioni
di quanti ripudiano il militarismo
e i conflitti bellici

Se vi interessa approfondire l’argomento, esiste un database interessante (è online dal 20.3.2003, giorno in cui è stato lanciato l’attacco americano all’Iraq) che ha raccolto negli anni canzoni pacifiste e antimilitariste di tutto il mondo e di ogni epoca, basato sui contributi gratuiti di lettori e collaboratori ed è www.antiwarsongs.org
Questo progetto, che è stato concepito per essere completamente internazionale, con canzoni tradotte in tutte le lingue, è probabilmente il più vasto di questo genere presente in rete.

Per quanto mi riguarda ultimamente, non riesco a togliermi dalla testa “War Pigs” con la sua intro strumentale accompagnata dal suono di una sirena e al suo testo, che ha come tematica la guerra e la politica

Pezzo d’apertura dell’album Paranoid (1970) dei Black Sabbath, è una canzone diversamente lontana nel tempo ma, come tutte, attualissima nella realtà odierna. Due strofe dicono:

In the fields, the bodies burning
Nei campi, i corpi bruciano
As the war machine keeps turning
Mentre la macchina da guerra avanza
Death and hatred to mankind
Morte e odio per la razza umana
Poisoning their brainwashed minds
Avvelenando le menti già plagiate

Politicians hide themselves away
I politici si nascondono
They only started the war
Hanno solamente iniziato la guerra
Why should they go out to fight?
Perché dovrebbero andare là fuori a combattere?
They leave that role to the poor, yeah
Lasciano questo ruolo al povero

Fu scritta per protesta contro la guerra in Vietnam. In un intervista Ozzy Osbourne, disse che il pubblico ai tempi li fraintese, tutti pensarono che fossero un inquietante band legata alla magia nera. Ma la guerra era in corso in Vietnam, poi c’era la paura del nucleare che lo sconvolse, così si chiese “Cosa sta accadendo in questo mondo?”.

Oggi mi faccio la stessa domanda:
cosa sta succedendo?
E cosa potrebbe ancora accadere?