Lunar Codex
{Le opere di migliaia di artisti creativi lanciate in capsule temporali sulla Luna}

di Belly Bellini {Chief Digital Officer}

L’umanità sta già facendo preparativi per lasciare la Terra in varie forme, che vanno dalla costruzione di basi lunari permanenti alla simulazione della vita su Marte. Con l’aggravarsi della crisi climatica e la possibilità che nuove minacce emergano, sorge la domanda su come preservare un archivio della vita sulla Terra quando finalmente ci avventureremo nello spazio e come ci piacerebbe essere ricordati.
La preservazione di un registro della vita sulla Terra mentre ci spostiamo nello spazio può essere una sfida, ma ci sono diverse possibilità da considerare. Una opzione potrebbe essere la creazione di archivi digitali contenenti informazioni sulla storia, la cultura, la scienza e le realizzazioni dell’umanità. Questi archivi potrebbero essere inviati su satelliti, sonde o basi spaziali per essere conservati e accessibili alle future generazioni.

Durante il periodo della pandemia da Covid-19, è nato il progetto chiamato Lunar Codex con l’intento di trasmettere un messaggio di speranza in un momento difficile per l’umanità. Lunar Codex è progettato per inviare opere di oltre 30.000 artisti, scrittori, registi e altri sulla luna entro la fine dell’anno per essere custodite.
L’obiettivo principale è quello di preservare e diffondere una parte della nostra civiltà sulla Luna, come un simbolo di speranza e fiducia. In questo modo, volgendo lo sguardo verso il nostro affascinante satellite naturale, possiamo riconoscere un richiamo al cuore e all’anima della nostra umanità.
Samuel Peralta, fisico, imprenditore, produttore cinematografico e scrittore di fantascienza, avrà l’opportunità di affrontare questa sfida grazie a un ambizioso progetto della NASA. Il suo obiettivo principale è quello di portare l’arte sulla Luna. Più di 30mila creativi hanno aderito all’iniziativa con arte, poesia, cinema, televisione, musica, podcast e molto altro ancora.

La collezione chiamata “Lunar Codex” è stata suddivisa in quattro diverse capsule, ognuna delle quali è stata lanciata in date diverse. Questa collezione comprende principalmente opere d’arte visiva, ma include anche libri, podcast, poesie, saggi, musica e film. Artisti provenienti da 158 paesi e da tutti i continenti hanno contribuito con le loro opere, che sono state archiviate su schede di memoria digitali. Peralta ha scelto di avvalersi di un supporto analogico, quello delle NanoFiche: questo supporto di archiviazione, simile al microfilm, è leggero grazie alla sua base in nichel con un diametro inferiore ai tre centimetri, ed è in grado di memorizzare fino a 150.000 pagine di informazioni incise su un singolo foglio.

La prima capsula di Lunar Codex, chiamata “Orion Collection”, lanciata il 16 novembre è ritornata sulla Terra l’11 dicembre 2022 tramite il sistema di lancio spaziale della NASA/Artemis 1/veicolo spaziale Orion.  La “Neon Collection” lancio previsto dal 15 al 20 novembre 2023 nell’emisfero australe lunare tramite la piattaforma di lancio SpaceX/GLL Lunaprise/NASA CLPS-X Mission Lander. La “Peregrine Collection sarà posizionata novembre/dicembre 2023 a Sinus Viscositatis, tramite United Launch Alliance Vulcan Centaur/MoonBox/Astrobotic Peregrine Lander, mentre la “Polaris Collection” sarà collocata presso il Cratere Nobile e il polo sud lunare tramite SpaceX Falcon Heavy/MoonBox/Astrobotic Griffin Lander + NASA VIPER Rover. Queste tre collezioni rimarranno sulla Luna come parte dell’archivio.