Quando David Bowie mise in imbarazzo MTV

Quando David Bowie chiese alla neonata MTV perché non passassero video di artisti neri
{mettendo in imbarazzo l’allora VJ Mark Goodman}

di Micaela Antozzi {Art Director}

Nel 1983 MTV era ancora un concetto relativamente nuovo, ma stava già affrontando polemiche per non aver mandato in onda molti video di artisti neri. David Bowie durante un’intervista con l’allora VJ Mark Goodman, (un po’ seccato) chiese il perché.

Il filmato, che era stato ripubblicato in origine sul canale YouTube di MTV nel 2016, ha trovato un rinnovato interesse sull’onda delle proteste di Black Lives Matter ed è stato riproposto tramite BrooklynVegan (un blog musicale fondato nel 2004 incentrato principalmente su notizie ed eventi legati alla musica di New York e dintorni).

Alla fine di un’intervista, Bowie rivolge inaspettatamente una domanda a Goodman. Mi è venuto in mente questo. Dopo aver visto MTV negli ultimi mesi, ho visto che è un’impresa solida, davvero… Sono solo rimasto perplesso dal fatto che ci siano così pochi artisti neri in primo piano. Perché? “

Goodman imbarazzato dalla domanda rispose: “Sai dobbiamo passare musica che pensiamo che piacerà ad un intero paese. E certamente siamo un canale rock ‘n’ roll, ma anche stazioni radio come WPLJ di New York non passano necessariamente band come The Isley Brothers o The Spinners…”

Bowie: “I pochi artisti neri che si vedono passano tra le 2.30 alle 6 del mattino. Pochissimi vengono passati durante il giorno”.

Goodman rispose: “Dobbiamo cercare di fare ciò che secondo noi può piacere non solo a chi vive a New York o Los Angeles, ma anche a Poughkeepsie o nel Midwest…. considera anche il fatto che qualche città del Midwest potrebbe essere spaventata a morte da Prince o da altri artisti di colore.

(SIC!)
Ma Pensate cosa potrebbe succedere oggi
con una risposta del genere

Bowie sempre più infastidito e sogghignante rispose: “Beh, ti dirò cosa significa. Ti dirò cosa potrebbero significare forse Isley Brothers o Marvin Gaye per un diciassettenne nero. Sicuramente anche lui fa parte dell’America … non trovi che questa sia una situazione spaventosa? I media non dovrebbero puntare di più sull’integrazione? Dovrebbe essere una sfida, cercare di rendere i media molto più integrati, soprattutto, se non altro, in termini musicali”.

Goodman sempre più imbarazzato rispose che tutto questo stava per succedere perché “i musicisti bianchi stanno iniziando a suonare più che mai pezzi che sono stati suonati dagli artisti neri. E ora si spera che il confine inizierà a diventare sempre più sfumato….”

Come a sostenere che la musica nera diventerebbe accettabile solo se “appropriata” per gli artisti bianchi….

Bowie sorride e lo ringrazia per la sua opinione.
“Ha senso? È una risposta valida per te? “ chiede alla fine Goodman.
“Capisco il tuo punto di vista” risponde Bowie con una risata (amara).

Questa clip è uno sguardo assolutamente affascinante su come alcuni media mainstream, (soprattutto quelli che credevano di essere all’avanguardia) rafforzassero, se pur inconsciamente, la segregazione istituzionalizzata.

E purtroppo la storia ci rincorre
(e insegna?) perchè ancora oggi ci si ritrova a discutere su errate convinzioni che dovrebbero essere ormai superate.

Ma questa intervista è anche un meraviglioso promemoria sulla grandezza di David Bowie, il Duca Bianco,
che si estendeva ben oltre
la sua creatività artistica.