Sara Raza: Punk Orientalism
{Il nuovo artbook che sfida l’arte della ribellione}

di Micaela Antozzi {Art Director}

Nata a Londra e con sede a New York, Sara Raza è una potenza artistica: studiosa, pluripremiata curatrice e scrittrice di arte contemporanea globale, esploratrice dello spirito artistico e rivoluzionario “di altre parti” del mondo.
È anche la fondatrice di Punk Orientalism, uno studio curatoriale che riesamina il modo in cui molti artisti dell’Asia centrale e del Caucaso, hanno usato per affrontare la propaganda e l’oppressione sovietica attraverso un “codice poetico e di contrabbando”.
Il termine “Punk Orientalism”  è stato coniato dalla stessa Sara Raza, per descrivere l’estetica anticonformista che la circondava, nella sua Londra degli anni ’80. Oggi con questo stesso termine, intende sfidare lo sguardo occidentale, su angoli del mondo rinchiusi nel mainstream culturale, mettendo in discussione, ancora una volta, l’idea di “non conformità”, come concetto esclusivamente occidentale.

Con un nuovo artbook, Sara Raza sfida l’estetica della ribellione e lo spirito rivoluzionario di altre parti del mondo.

Il 25 ottobre 2022, è in uscita il suo nuovo artbook Punk Orientalism: The Art of Rebellion (Black Dog Press, Londra). Questo libro, sperimentale e frammentato di materiali artistici, intellettuali e culturali, è tacitamente punk nel suo rifiuto.

l’orientalismo punk non è una storia di minoranze oppresse, emarginate o perseguitate ma una narrativa punk che rivela una storia non scritta del mezzo

L’artbook, redatto come curatrice d’arte contemporanea (dedita alla ricerca sull’arte dell’Asia centrale post-sovietica e del Caucaso, dove gli spazi e i luoghi sono stati culturalmente e storicamente associati all’ex Unione Sovietica), è stato ampliato nella ricerca, per includere il mondo arabo, l’Iran e la Turchia, indagando le complesse relazioni con l’URSS, durante e dopo la Guerra Fredda.
Il tema della non conformità e del rifiuto punk dell’autorità statale, è un filo conduttore in tutto il libro, che mette in evidenza le società mutevoli e divise e le loro norme in evoluzione nel periodo post-sovietico.

Organizzato tematicamente, il Punk Orientalism presenta una ricercata e affascinante selezione di arte contemporanea, da una parte complessa e sfaccettata del globo, con artisti diversi come Lida Abdul, Babi Badalov, Ergin Çavusoglu, Taus Makhacheva ed Erbossyn Meldibekov, che hanno sfidato lo stato e politiche accademiche, mappato nuovi territori e formato nuovi movimenti artistici. L’orientalismo punk esamina la storia come un canale per il pensiero revisionista e la ribellione, facendo appello a quei lettori interessati alle pratiche rivoluzionarie nell’arte contemporanea.

Sara Reza, vincitrice nel 2021-22 del Red Burns Fellowship, assegnato dalla Tisch School of the Art’s Interactive Telecommunications Program della New York University, per illustri ricercatori e studiosi, tiene corsi e master di specializzazione in pensiero critico in una prospettiva postcoloniale e post-sovietica. È anche membro della facoltà della School of Visual Arts per il MA Curatorial Studies Program incentrato sulle pratiche di collezionismo del 21° secolo. Tra il 2015-18 è stata curatrice per il Guggenheim UBS MAP Curator, Middle East and North Africa, selezionata da uno stimato gruppo di esperti internazionali per guidare la terza fase della pluriennale Guggenheim UBS MAP Global Art Initiative, culminata nella mostra acclamata dalla critica But  a Storm Is Blowing from Paradise: Arte contemporanea del Medio Oriente e del Nord Africa , che ha debuttato a New York (2016) e alla Galleria d’Arte Moderna di Milano (2018).

Nel 2019 ha fondato lo studio curatoriale di culture visive globali Punk Orientalism attraverso il quale oraganizza mostre, progetti educativi e pubblicazioni in Asia Centrale, Europa, Medio Oriente e Nord Africa, creando un importante ponte culturale con gli Stati Uniti.