La Medallion Chair di Christian Dior
{rivisitata da 17 designer}

di Jupiter {Fashion Buyer} Milano

Fuorisalone: 17 artisti e designer reinventano l’iconica Medallion Chair, la sedia preferita di Christian Dior che ebbe un posto di rilievo nella sua prima boutique, fondata nel 1947 a Parigi. In occasione della Milano Design Week 2021, la maison Dior ha infatti invitato diciassette artisti a reinterpretare uno dei suoi simboli iconici: la sedia a medaglione in stile Luigi XVI, decorata con l’emblematico motivo Toile de Jouy, utilizzata dallo stesso Monsieur Dior  nelle sue sfilate di moda, per far accomodare gli ospiti.

74 anni dopo, i designer Pierre Yovanovitch, India Mahdavi, Joy de Rohan Chabot, Yansong Ma, Atang Tshikare e Oki Sato, Nendo, Sam Baron, Nacho Carbonell, Pierre Charpin, Dimore Studio, Martino Gamper, Constance Guisset, Linde Freya Tangelder, Seungjin Yang, Jinyeong Yeon e Tokujin Yoshioka, hanno rivisitato questo oggetto iconico offrendo le loro visioni e sensibilità artistiche, per aggiornarlo ai gusti odierni con una creatività senza limiti. Tutti artisti contemporanei che hanno esposto in prestigiosi musei, tra cui il MoMA di New York, il MAD di Parigi o, ancora, il V&A di Londra, ognuno con la propria visione e sensibilità artistica e culturale, hanno reinterpretato un classico Dior.

Le 17 creazioni sono tutte esposte a Palazzo Citterio (sede della futura Grande Brera) in occasione del Fuorisalone.

Christian Dior, grande couturier e fondatore dell’azienda scomparso nel 1957 all’età di 52 anni, adorava questa sedia a medaglione con schienale ovale, che si dice fosse stata utilizzata da Luigi XVI, presentandola frequentemente nelle boutique e nelle sfilate di moda, diventando così quasi una firma della maison.
Rivestita in canna e toile de Jouy, comparse in seguito come elemento visivo di pubblicità, decorando le confezioni dei primi flaconi dei profumi della firma francese dell’alta moda,  in nero e oro o rosa e grigio.

Ma già in passato questa sedia diventata emblema della maison Dior, aveva entusiasmato molti designer, tra questi ricordiamo Philippe Starck che vent’anni fa ne realizzò una versione ultramoderna per il brand italiano Kartell, chiamata Louis Ghost, interamente in plastica trasparente che ebbe un grande successo internazionale.