Hella Jongerius
{Colori e materiali in continua evoluzione}

di Helena Vogel {Digital Art Director – Berlino}

Olandese di nascita ma con base a Berlino, formatasi all’università di Eindhoven, fondatrice di Jongeriuslab, uno studio e laboratorio creativo che collabora con brand quali: Vitra, Ikea, KLM e tanti altri ancora, Hella Jongerius è un esponente di grande rilievo del design internazionale. Affascinata da sempre dal rapporto tra il cromatismo e le forme e prediligendo la combinazione di tecniche tradizionali con quelle più innovative, è conosciuta principalmente per la sua ricerca su colori e materiali in continua evoluzione.

Considerata ispirazione per designer e studenti in tutto il mondo, il suo continuo lavoro con il colore l’ha portata a collaborare con produttori tessili come Maharam e Kvadrat e progettare la “North Delegates ‘Lounge” per la sede di New York delle Nazioni Unite, uno degli spazi chiave del complesso progettato negli anni ’60 da un team di architetti tra cui Le Corbusier e Oscar Niemeyer. Queste esperienze, insieme a ricerche più approfondite, sono culminate in mostre come ‘”Color Machine'” alla Milano Design Week nel 2016 e “Breathing Color” al Design Museum di Londra nel 2017d.

“Per me, il colore è un materiale.
Come industrial designer, ho capito che non avrei potuto usare tutte le tonalità che avrei voluto, come fa un artista, perché la palette utilizzata dall’industria è ristretta, stabilizzata, non reagisce alla luce.
Per questo lavoro così intensamente con i colori: voglio cambiarne la qualità, farli respirare con la luce.”

Al centro della pratica artistica di Hella Jongerius c’è il collegamento tra industria e artigianato, nonché conoscenza e tecnologia tradizionali. Dal 29 aprile al 15 agosto 2021, il Gropius Bau di Berlino presenterà “Woven Cosmos” una mostra personale dedicata all’artista e designer che continuerà a svilupparsi nel corso del tempo.

Nel lavoro di Hella Jongerius, la tessitura gioca un ruolo significativo, in quanto una delle più antiche tecnologie culturali, ma anche alla base del codice digitale. La mostra utilizza elementi interattivi per coinvolgere i visitatori nelle tecniche aperte e orientate al processo dell’artista, incoraggiando un esame critico delle questioni relative alla produzione e alla sostenibilità, presente e futuro.

Descrivendo la complessa ricerca della Jongerius sull’innovazione e sulle sue pratiche sperimentali progressive, la mostra mette in luce la sua continua indagine su come ci relazioniamo con gli oggetti e su come possono guarirci. L’evento si intreccia con la storia del Gropius Bau, un tempo Museo e Scuola di Arti Decorative con laboratori propri, luogo di incontro tra arte e artigianato. Su quella tradizione, Hella Jongerius porterà il suo Studio Jongeriuslab al Gropius Bau per produrre nuovi lavori nei mesi precedenti la mostra.