Edvard Munch torna in Italia
{100 opere in mostra tra Milano e Roma}

di Jupiter {Fashion Buyer} Milano

L’Italia si prepara a ospitare una grande mostra dedicata a Edvard Munch (Norvegia, 1863 – 1944), organizzata da Arthemisia, azienda di riferimento per la produzione, organizzazione e allestimento di esposizioni d’arte in Italia e all’estero. La mostra è promossa dal Comune di Milano Cultura e si svolgerà a Palazzo Reale di Milano dal 14 settembre 2024 al 26 gennaio 2025, per poi spostarsi a Palazzo Bonaparte di Roma dal 18 febbraio al 2 giugno 2025.

Saranno esposti circa 100 lavori del pittore norvegese, tra cui una versione in litografia del celebre dipinto “L’Urlo”. Quasi 40 anni dopo la grande retrospettiva del 1986, Palazzo Reale torna ad accogliere quadri, disegni e brevi video di un artista la cui fama è cresciuta notevolmente negli ultimi decenni.

Secondo Tone Hansen, direttrice del Museo Munch di Oslo, questa mostra sarà completamente diversa dall’ultima esposizione internazionale di Munch, tenutasi al Musée d’Orsay di Parigi nel gennaio 2023. L’Italia è stata ed è ancora un importante punto di riferimento per gli artisti norvegesi, anche per Munch, che a Roma vide le opere di tutti i grandi del Rinascimento, amò particolarmente Michelangelo e dipinse al cimitero acattolico”.

Il Museo Munch di Oslo custodisce 1.200 opere di Edvard Munch, ovvero circa due terzi della sua produzione complessiva. Questo permette al museo di organizzare mostre molto diverse tra loro, come la recente esposizione sui paesaggi dell’artista. La mostra che inaugurerà a settembre a Milano sarà invece più articolata e completa.

Tre versioni de L’Urlo di Edvard Munch: Tempera and oil on cardboard, 1910 / Litograph, 1895. / Crayon on cardboard, 1893. Foto © Munchmuseet

Munch è stato uno degli artisti che ha meglio saputo interpretare e comunicare in modo potente e tragico i sentimenti, le passioni e le inquietudini della propria anima. Iniziò la carriera pittorica con l’influenza dell’artista norvegese Lasseu Krohg, per poi subire a Parigi l’influsso dell’Impressionismo e del Post-Impressionismo, che lo portarono a un uso più intimo e drammatico del colore e a un approccio psicologico. La vita di Munch fu segnata fin dall’infanzia dalla sofferenza per la perdita della madre e della sorella, eventi che condizionarono profondamente la sua poetica. A Berlino contribuì alla Secessione, ma la sua prima mostra personale nel 1892 fu reputata scandalosa, consacrandolo come artista eversivo e maledetto.

La sua esistenza precaria, contrassegnata da alcolismo e crisi psicologiche, lo portò al ricovero tra il 1908 e il 1909. Munch scelse quindi l’isolamento, vivendo nella sua proprietà a Oslo fino alla morte, avvenuta un mese dopo il suo ottantesimo compleanno.