David Henry Nobody Jr
{I Resemblagè più bizzarri e divertenti del bad boy artist}

di “Bettina” Abby Wright {Brixton-London}

L’arte performativa è una forma artistica in cui l’opera consiste nell’esecuzione di un determinato insieme di azioni da parte dell’artista di fronte ad un pubblico.
Ma nessun arte performativa è così distintiva come quella di David Henry Nobody Jr.
Noto per essersi trasformato in personaggi bizzarri, usando maschere e sculture indossabili composte da cibo e detriti consumistici, chiama le sue performace “Resemblagè”, un termine che ha coniato lui stesso, per descrivere le sue concettualizzazioni (uniche) che esplorano in modo divertente e inquietante il lato oscuro della cultura pop americana.

“L’unico modo per affrontare la spazzatura è indossare la spazzatura”
(Johnny Rotten, Sex Pistols)

È con l’ascesa dei social media, che ha ridefinito radicalmente la rappresentazione del sé, ampliando notevolmente il suo linguaggio artistico. “Ora chiunque può creare una persona online” dice, “è la democratizzazione di questa idea basata su Internet che ha permesso al pubblico di essere in grado di indossare una maschera digitale. Stiamo tutti giocando insieme come versioni di personaggi fabbricati, abbelliti o modificati come in una simulazione di Matrix. La mia arte solca queste onde. Attraverso questo sono in grado di dimostrare come la simulazione in cui ci troviamo può essere non solo opprimente, ma anche un mezzo per l’autorealizzazione.”

Il suo scopo è sfumare i confini tra osservatore e osservato, critica sociale e complicità personale al fine di sdradicare gli strati di realtà e stimolare il dibattito.

“Viviamo in un mondo in cui è difficile sapere cosa è reale e cosa non lo è. Le mie esperienze guardando la presidenza Trump e la reazione del pubblico alla pandemia, mostrano sempre più che lo spin o la registrazione di qualcosa, può spesso essere più importante della cosa reale. Il falso può essere altrettanto buono. Il fascismo vende. I fatti e la scienza possono essere negati. La rassomiglianza può essere orribile nella sua dannazione sincera della propaganda del suo tempo. Sto solo mostrando scherzosamente quello che sento e vedo, proprio come artisti come Otto Dix hanno fatto in altri tempi politici oscuri. Come un clown, sono complice dell’autoinganno del presente.” (David Henry Nobody Jr.)

Siamo la tela di un dipinto gigante che è la realtà e il tessuto della vita. Modificando la struttura di come ci vediamo, possiamo diventare più grandi di ciò che siamo. In questo modo, la porta dell’arte si apre al suo massimo potenziale.