Archaeology Now
{Damien Hirst alla Galleria Borghese di Roma}

di Micaela Antozzi {Art Director}

La personale tanto attesa, dell’artistar britannico Damien Hirst, è stata inaugurata alla Galleria Borghese di Roma ed è visitabile fino al 7 novembre 2021. Una grande mostra che accosta le opere della celebre collezione a quelle contemporanee di Hirst.

Realizzata grazie al supporto di Prada e curata da Anna Coliva e Mario Codognato, la mostra si compone di oltre 80 opere tratte dal suo mockumentary della serie “Treasures from the Wreck of the Unbelievable”, già esposte nel 2017 nella grande mostra di Palazzo Grassi e Punta della Dogana, sono state allestite in tutte le sale della Galleria, affiancando i capolavori antichi e comprendono sculture sia monumentali che di piccole dimensioni, realizzate in materiali come bronzo, marmo di Carrara e malachite, esposte accanto ai capolavori del museo, creando un inedito dialogo tra l’arte del passato e i lavori contemporanei.

“Treasures from the Wreck of the Unbelievable è stato un progetto complesso e ambizioso, la cui realizzazione si è protratta a lungo, (65 milioni di dollari e 10 anni di lavorazione) con una potenza narrativa e monumentale che è stata impossibili  ignorare.
Il film omonimo fu pubblicato su Netflix, dove il pubblico dell’arte, ma anche a quello inconsapevole, che conosceva Hirst pensò semplicemente di godersi un bel documentario (è questa la categoria sotto la quale il film fu inserito). Si tratta però di un mockumentary, ossia di un finto documentario realizzato in perfetto stile National Geographic ma totalmente inventato.
Il lungometraggio fu diretto da Sam Hobkinson e raccontava la storia immaginaria del ritrovamento dei resti della grande nave ‘Unbelievable’ (Apistos il nome originale in greco antico), appartenuta al leggendario Cif Amotan II e naufragata nei primi secoli dopo Cristo al largo della costa orientale dell’Africa.

All’interno del percorso della mostra si trovano per la prima volta in Italia, i dipinti Colour Space, mentre nello spazio esterno del Giardino Segreto dell’Uccelliera è stata collocata la scultura colossale Hydra and Kali.
Galleria Borghese è un museo con una superba collezione di capolavori della statuaria romana classica, della pittura italiana del Rinascimento e di quella del Seicento, e le più importanti sculture di Bernini e Canova. E’ un luogo che possiede la sua unicità con una ricca e originale decorazione fatta da una varietà di materiali e colori: marmi, stucchi, mosaici.
Le opere di Damien Hirst completano la molteplicità di invenzioni e tecniche presenti nella collezione museale, mostrando l’incredibile abilità dell’artista di unire concetti e narrazioni con l’eccezionale capacità necessaria a creare queste complesse opere, che è stata una costante di questa istituzione.

L’originalità di questa mostra, è una prova di quello che succederà nei prossimi mesi. La bellissima mostra di Damien Hirst alla Galleria Borghese è un segno di ripartenza

(ministro della Cultura Dario Franceschini)

Damien Hirst nasce nel 1965 a Bristol, cresce a Leeds e dal 1986 al 1989, studia belle arti al Goldsmiths College di Londra. Nel 1988 progetta e cura Freeze, una mostra collettiva divenuta il trampolino di lancio non solo per Hirst, ma per un’intera generazione di giovani artisti britannici. Dalla fine degli anni ‘80, realizza una vasta serie di installazioni, sculture, dipinti e disegni per esplorare le complesse relazioni tra arte, bellezza, religione, scienza, vita e morte.
Con i suoi lavori, tra cui l’iconico squalo in formaldeide The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living (1991) e For the Love of God (2007), calco in platino di un teschio tempestato di 8.601 purissimi diamanti – investiga e sfida le certezze del mondo contemporaneo, ed esamina tutte le incertezze insite nella natura dell’uomo.
Dal 1987 sono state organizzate in tutto il mondo oltre 90 mostre personali e ha partecipato a più di 300 mostre collettive. Nel 2012 la Tate Modern di Londra ha presentato una grande retrospettiva sul suo lavoro.